Questo blog prende il nome dal famoso romanzo russo di Michail Culkov.Una satira del mondo libertino settecentesco.Allorche' mi e' balenata l'idea d'un blog che potesse raccogliere le mie ricette,i viaggi,i ricordi, ha fatto capolino questo grazioso titolo.
martedì 13 ottobre 2009
Timballini di Bucatini con Rombo e Ricotta Salata..
Ho mangiato questo timballo lo scorso anno al ristorante Regina Elena di cui vi ho parlato precedentemente in questo post. Ho cercato di riprodurlo facendomi guidare dal ricordo e dalla fantasia e ne è venuto fuori un piatto raffinato da presentare in qualche occasione speciale, magari per il pranzo delle feste comandate. La ricetta non è impegnativa e si può preparare anche con un pò d'anticipo, inoltre è un' ulteriore prova che dimostra che il formaggio col pesce ci sta bene!
INGREDIENTI:
Filetti di Rombo
Bucatini
Passata di pomodoro
Prezzemolo
Panna
Ricotta Salata di Pecora
Vino Bianco
Fumetto di Pesce
Carota
Sedano
Cipolla
Sale & Pepe
Lavate il pesce e ricavatene dei filetti sottili. Alcuni lasciateli interi per rivestire gli stampi, altri tritateli grossolanamente per il sugo. Preparate un fumetto con gli scarti del pesce unendo cipolla, sedano e carota. Fate bollire e poi filtratelo attraverso un panno di lino. Soffriggete in una larga padella un trito di prezzemolo, carota e cipolla. Unite la polpa di pesce pesce e sfumate col vino bianco. Aggiungete un pò di passata di pomodoro, un pò di fumetto e cuocete brevemente. Unite un pò di panna liquida e un cucchiaio di ricotta salata. Amalgamate il tutto e mettete da parte un pò di sugo che servirà ad accompagnare il timballino. Cuocete la pasta al dente, versatela nella padella e mantecatela con la ricotta salata e il pepe. Se dovesse risultare troppo denso il tutto aggiungete ancora un pò di fumetto. Intanto foderate degli stampini a cupola, precedentemente oleati, con le fettine di rombo, facendo in modo che trabordino e versate una bella forchettata di bucatini nello stampo. Richiudete con i lembi di pesce e infornate per 15 minuti in forno caldo. Sfornate, e sformate i timballini sul piatto di portata dove avrete versato qualche cucchiaio di sugo.
Accompagnate con un calice di Vesuvio Lacryma Christi Rosato.
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11 commenti:
Buongiorno!!!A casa ne andrebbero tutti matti!!!!Buono!!!Un abbraccio
mmmhhh! deliziosi
ciao
Argh ! Ore 11.33 am. Scrivania in disordine. Troppe rogne in pochi minuti, gli ultimi cinque, da dimenticare. Entra un altro collega, altro sfogo e altra bega da risolvere. Bene. Finestra aperta che entra un freddo cane. La chiudo che c'ho pure un po' di malditesta. Un salto su internet per distrarmi. Guarda che ti vedo. Ora ho anche fame. Però non è giusto...
:-))
molto interessante e raffinata! complimenti
Un bacione
fra
devono essere magnifici... che voglia!
Ciao! a noi i tamballi spaventano molto, non siamo sicure di saperli far a dovere! certo che ad assaggiarli non ci facciamo poi tanti problemi ;)
Qui il condimento per questi bucatini è davvero super e serviti inq eusto modo...un bellissimo piatto!
brava!!
bacioni
davvero niente male anzi direi super chiccosa questa ricetta, complimenti!
Una vera ricetta da chef!!
Marifra grazie a te e buona serata..
@Pinar ti ringrazio..
@Marili'...ihhihi almeno questa è una cosa piacevole seppure virtuale...
@Fra grazie tante
@Cercatore grazie anche a te!
@Manu e silvia i timaballi sono cosa facile, praticamente si fanno quasi da soli..abbiate fede e coraggio..
@Dispensa grazie mille
@Solema, beh in effetti è proprio da chef, vista che l'ho copiata da lui o lei..nn so!
bacioni
Veramente raffinata questa ricetta, molto interessante, non sono d'accordo quando dici "copiata", si copia quando una cosa diveta perfettamente uguale ad un'altra. Ma tu ti sei solo ispirata, hai preso spunto, o come lo vuoi dire, non hai copiato. Questa ricetta è tua perchè dentro ci sei tu, perchè sei tu che hai cercato di dare forma a dei ricordi di gusto e olfatto che non sono dosi o ingredienti precisi. In cucina raramente qualcuno inventa veramente qualcosa da zero, e le ricette di questo genere passano alla storia come il Riso alla Milanese con Foglia D'oro di Gualtiero Maerchesi (come avreai notato il risotto alla milanese non è di Gualtiro Marchesi). Anche i grandi chef si ispirano a qualcosa quando creano le ricette, vogliamo dire che "copiano"?
Tutto questo per dirti BRAVISSIMA. Giuro non sarò più così prolissa.
Alessandra, beh, in effetti mi hai fatto venire in mente i casi di plagio musicale...molti si giustificano col fatto che le note siano solo 7. Gira e rigira sempre quelle 7 sono e cosi', anche in cucina gli ingredienti per quanto svariati, hanno secoli di storia e ricette alle spalle. Di conseguenza come tu noti, quasi non esiste piu' l'invenzione ex novo e io ringraziandoti mi godo il tuo bellissimo complimento.
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