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venerdì 29 agosto 2008

La Costa Viola.. Segue...























































































































DORMIRE IN CALABRIA
Palazzo Krataiis
via G.Omiccio
li, n° 26 89058 Scilla (Reggio Calabria)
Tel. 0965754022 - Fax 0965790324 e-mail: info@krataiis.it
www.krataiis.it
HOTEL U"BAIS

Via Nazionale Scilla- Via Grotte Chianalea di Scilla(RC)
Tel. 0965/704300 - 704299 Fax 0965/704298 - Email: info@ubais.it

www.hotelubais.it
HOTEL PORTO PIRGOS
Località Marina di Bordila S.S. 522
89861 Parghelia (VV) - Italia
Tel. +39 (0)963 600.351
www.portopirgos.com

HOTEL PANTAREI
Località Marina di San Nicola
89861 Parghelia (VV) - Italia
Tel +39.0963.600.000/601.865
Fax +39.0963.601.721

e-mail: info@hotelpantarei.com
www.hotelpantarei.com

MANGIARE IN CALABRIA
Pimm's Restaurant
Corso Vittorio Emanuele
89861 TROPEA
Tel. 0963/666.105

Ristorante Porta Vaticana

Via Regina Margherita, Tropea (VV)

Tel. 0963/66.96.80

Sito Web: www.portavaticana.com


Ristorante Lido Sabbia D'Oro

c.da Piana delle Donne,1

Belvedere Marittimo (CS)

Tel. 0985 88456

Ristorante Glauco
via Annunziata ,95
Scilla (RC)
tel.0965/754026

Ristorante Principe di Scilla
Via Grotte, 2 - Chianalea di Scilla (RC)
Tel. 0965.704324 - 704193 Fax 0965.704324
Email: principe@hotelub



Pasticcerie
Lanterna Blu
Via Lido, 7, Scalea (CS) -
tel.0985/91806

Gelateria Ercole
Piazza Repubblica Pizzo Calabro (VV)
tel.0963/531149

Gelateria Beniamino
via Lungomare,24 Paola (CS)
tel.0982/613613
Fax +39 (0)963 600.690 e-mail: info@portopirgos.com

La Costa Viola




Il tratto di costa calabrese che va da Praia a MareScilla e’ chiamato Costa Viola a causa delle trasparenti acque del mare con sfumature che digradano dal blu, all’indaco, fino al viola .

Piu’ si scende verso Sud piu’la natura risulta incontaminata e rigogliosa.

Questo litorale e’ un susseguirsi di localita’ suggestive: spiaggia Grigia e l’isola di Dino a Praia, l’arcomagno a San Nicola Arcella, il nugolo di case arroccate sulla rupe a scalea, le coltivazioni

di cedro fra Santa Maria, Cirella, Diamante fino a Cetraro, E poi, le baie e le calette piu’ nascoste e raggiungibili solo via mare fra Pizzo, Tropea, Parghelia, Zambrone, Capo Vaticano, giu’ fino

a Bagnara e Scilla.

Proprio quest’ultima e’ stata uno dei lu oghi del mio soggiorno calabro. Questo minuscolo paese di pescatori

mi ha rapito anni or sono, fin dalla prima volta che, bambina, lo vidi dall’utostrada che mi portava a Villa San Giovanni per imbarcarmi su un f

erryboat alla volta della Sicilia. Mia madre mi racconto’ di Scilla e Cariddi e di Ulisse, delle sirene e di Circe e i maiali e Calypso, Itaca, il cavallo di Troia, Elena.. Fu allora che mi innamorai della mitologia e dei luoghi legati ad essa.




























































































La Calabria oltre ad essere una terra antica e fascinosa e' una terra che

vanta numerose prelibatezze gastronomiche: il tonno e il

tartufo (gelato) di Pizzo, i peperoncini piccanti e il cedro di Diamante, la ndu

ja di Silinga, il pecorino del Monte Poro, le cip

olle di Tropea, il vino di Verbicaro, la rosamarina

(neo

nata

piccante), i mostaccioli di Soriano, la liquirizia di Rossano, le Mandorle di Joppolo, l'Aglio di Paglionti, i fileja di Vibo. La cucina e' genuina, saporita, antica direi. Intensi profumi mediterranei di origano, olio, basilico, pomodori



















La

Calabria van

ta anche numerose strutture alberghiere e ristoranti degni di nota nel panorama internazionale. A Chianalea, il borgo marinaro di Scilla si trova un concentrato di locali cool, avrete solo l'imbarazzo della scelta. La Calabria e' una terra che si sta svegliando lentamente, ma che nel prossimo futuro avra' molto da dire e poco da invidiare. Parola di Sciopina Vostra. Intanto comincio a darvi un po' di indirizzi niente niente male tutti da ammirare e assaporare.

giovedì 31 gennaio 2008

Filei Calabresi del Giovedi' Grasso

<<La parola "filei" e' di origine dialettale e cambia a seconda della zona, in provincia di Reggio Calabria sono conosciuti come maccaruni. E' una pasta fatta con semola di grano duro e per tradizione si deve usare il migliore. Con l'impasto si formano delle striscioline lunghe e sottili e si arrotolano, una per volta, attorno a un ferretto simile ai ferri da calza (firriettu). Ritirando il ferretto si ottengono dei tubetti che, conditi con abbondante sugo di carne di maiale, sono il piatto tradizionale del "giovedi' grasso" .>>
La ricetta e l'incipit sono estratti dal numero di novembre della rivista A TAvola.
Vi riporto la ricetta nella sua integralita' anche se l'ho modificata, omettendo il maiale macinato e la quantita' d'olio richiesta. In piu' ho aggiunto della passata di pomodoro, poiche' non mi piacciono i ragout troppo densi e oleosi.


INGREDIENTIx 4 persone:
240gr maccheroni di semola di grano duro (ideali sono i filei)
100gr Carne di Maiale Tritata

2 Cipolle Rosse di Tropea
1oogr di Concentrato di Pomodoro
1 dl di Vino Rosso

5ogr di Ricotta fresca
50 gr Salsiccia fresca
50 gr Pecorino semistagionato
2 Foglie d'alloro
1 Ciuffo di finocchio selvatico( o delle barbe di finocchio)
1 Cucchiaino di semi di finocchio
1 dl di Olio evo calabrese
Peperoncino piccante in polvere


Preaparate il ragu": sbucciate le cipolle e tritatele con la mezzaluna. Fate rosolare la carne in un tegame con l'olio, aggiungete le cipolle, l'alloro, il sale, un pizzico di peperoncino e i semi di finocchio. Irrorate col vino rosso e fatelo evaporare del tutto;
unite il concentrato di pomodoro e allungate con un mestolo d'acqua calda. Mettete il coperchio e proseguite la cottura a fuoco dolce per 30m circa, aggiungendo, se necessario un poco d'acqua affinche' il ragu' non si aciughi troppo.

Nel frattempo, sbriciolate la salsiccia e fatela rosolare in un padellino antiaderente con un filo d'acqua. Cuocete la pasta in una casseruola con abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e conditela con meta' del ragu' preparato e meta' del pecorino grattugiato.
Distribuite la pasta a torretta(aiutatevi con un tagliapasta), al centro di 4 piatti individuali riscaldati. Aggiungete il ragu' e il pecorino rimasti, un poco di ricotta e
la salsiccia rosolata. Completate con un poco di finocchio selvatico e servite subito.