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martedì 31 agosto 2010

Postcards from Ravello..

Forse l'avrò già detto in qualche altro post, ma sento il bisogno di ribadirlo: Ravello è il mio posto preferito al mondo! La sua bellezza, il panorama, la pace, l'aria medievale, le montagne circostanti, la musica del festival mi rapiscono. E come poteva Wagner non trovare ispirazione lassù in quel giardino sosperso tra cielo e mare? Ogni vicoletto ha la sua storia, ogni pietra oserei dire e anche San Francesco trovò ristoro nel convento che ancora oggi s'inerpica lungo scalinate quasi infinite che conducono verso Villa Cimbrone uno dei luoghi magici di questo borgo. "La Villa ed i magnifici Giardini, paragonati agli "Orti d'Armida fra le rose e le ortensie" hanno origini remote che si fondono con la storia stessa di Ravello. I primi documenti d'archivio risalenti all' XI secolo ci dicono che la Villa fu edificata su un promontorio di un vasto podere chiamato "Cimbronium", da cui la Villa trae il nome. Il complesso attuale di Villa Cimbrone, costituito dall’edificio principale e dal parco secolare di circa sei ettari, è unanimemente riconosciuto tra gli esempi più importanti che la cultura romantica anglosassone – paesaggistica e botanica – abbia generato nell’area mediterranea tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, insieme ai Giardini Botanici Hanbury e "la Mortella" ad Ischia di Russel Page." Villa Rufolo, il cui proprietario, Rufolo per l'appunto, è citato in una delle novelle del Decamerone del Boccaccio, è la sede del Ravello Festival, una delle rassegne di musica classica piu' importanti e prestiogiose al mondo. Per una sosta ristoratrice vi consiglio il ristorante dell' Hotel Garden con la sua terrazza a picco sul mare e una cucina schietta, saporita, con prodotti locali, buona lista vini e ottimo rapporto qualità prezzo, in piu' una vista senza prezzo.



















































































































































































giovedì 12 agosto 2010

Gaeta, Abbazia di Fossanova e Sabaudia..

Ogni volta che visito dei posti nuovi in Italia, mi ritrovo sempre lo stupore, quasi fanciullesco, stampato sul viso. Non riesco a trattenere l'emozione, a volte le lacrime, dinanzi a capolavori della natura o dell'ingegno umano, che se ne stanno li' da secoli e secoli a guardare l'evoluzione del mondo (o involuzione mi verrebbe voglia di dire ultimamente).
Gaeta è una perla ricca di storia, di scorci caratteristici, a metà strada fra cultura romana e napoletana, antichissima e mitologica. Le storie degli antichi greci e romani si mescolano proprio in questa terra Aietis (da cui una delle opzioni del nome Gaeta) e Circe generarono Medea , maga come sua madre, amante di Giasone degli Argonauti e assassina dei propri figli per vendetta. Non possono non venirmi in mente le pieces teatrali legate a questo personaggio mitologico. Penso alla Medea di Cherubini e all'interpretazione della Callas e lego quella musica cosi' penetrante a questi luoghi. Nell'entroterra a Priverno, invece si trova il primo esempio di Gotico Cistercense italiano. L'abbazia terminata nel 1206 ospitò anche San Tommaso d'Aquino che ivi mori' per essere poi trasportato a Tolosa. Il chiostro è di una bellezza mozzafiato coi suoi colonnati diversamente decorati tra loro, i fiori, il pozzo. Rientrando sulla costa attraversate il Parco nazionale del Circeo coll' omonimo monte: Una donna sdraiata di cui si nota il profilo che domina sul mare. Forse Circe addormentata da millenni dopo aver ammaliato Ulisse. Da li' si arriva a Sabaudia città nello stile architettonico del razionalismo italiano voluta dal fascismo e nata nel 1934 in seguito alla bonifica di una zona paludosa di cui oggi resta il lago di Paola. Negli anni 60" fu meta di turismo da parte di grandi scrittori, letterati e artisti come Dacia Maraini, Moravia, Pierpaolo Pasolini, Bertolucci, Schifani ecc..
Vorrei consigliarvi un pò di posticini per i ristori:

Mangiare e Dormire a Gaeta
Grand Hotel Le Rocce
La cantinella gaetana
Non dimenticate di acquistare le mitiche olivette nere (attenzione che vi rifilano quelle false!) e le tielle (pizze farcite)

Mangiare e Dormire a Sabaudia
Saporetti
Thomas
Il San Francesco


GAETA































































































































SABAUDIA