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sabato 21 agosto 2010

Pulpo alla Gallega..

Ho mangiato il pulpo alla gallega per la prima volta un paio di mesi fa quando ero alle Canarie.
In verità si tratta di un piatto tipico della Galizia, servito con patate cotte nello stesso brodo di cottura del polpo e condito poi con olio e pimenton, la paprika dolce spagnola. Ho voluto rifarlo a casa e devo dire che è venuto molto bene, noi campani in fondo col polpo abbiamo abbastanza a che fare per tradizione!


INGREDIENTI:
Polpo
Aglio
Olio Evo
Pimenton dolce
Pimenton Piccante
Sale Grosso
Cipolla
Alloro
Pepe in grani

Fate bollire l'acqua con una foglia d'alloro, del pepe e una cipolla e calatevi il polpo prima facendo arricciare i tentacoli, poi tutto per intero. Cuocete secondo il peso, finchè la carne non sarà diventata morbida al contatto con la forchetta. Scolate il polpo e tagliatelo in pezzi. In una scodella versate dell'olioe aglio schiacciato, aggiungete il polpo e i pimenton e salate. Mescolate per bene e servite con le patate come vuole la tradizione, oppure con delle zucchine come ho fatto io. Ho aggiunto anche del succo di limone che non è previsto, ma io col polpo proprio non ci so rinunciare..fate un pò voi.

lunedì 26 luglio 2010

Lazos de Miel y Leche Condensada..

Ecco una ricetta dall'ultima permanenza in terra di Spagna.
Si tratta di dolcetti a base di pasta sfoglia ripieni di miele e latte condensato. Dolci, dolcissimi, che piu' dolci non si puo'. Per impenitenti golosi e amanti dello zucchero. Io soprasseggo, mi viene la carie al solo sguardo, ma gli amanti del genere si dicono estasiati..
Vi posto la ricetta.

INGREDIENTI:
200gr Farina 00
300gr Farina Manitoba
100gr Strutto
350gr Margarina
10gr Sale
230ml Acqua

X Il Ripieno
100gr Miele
100gr Latte Condensato
Zucchero al velo

Preparate la pasta sfoglia impastando le farine con la margarina, il sale e l'acqua e facendola riposare per una ventina di minuti, dopodiche copritela con lo strutto e ripiegatela almeno cinque volte. Tiratela col matterello, fatene dei rettangoli lunghi 10cm e larghi 2 ponete un cucchiaino di miele e uno di latte condensato. Attorcigliateli su loro stessi e infornateli a 200 gradi finche non si saranno dorati. Fateli raffreddare e cospargeteli con zucchero al velo.

sabato 10 luglio 2010

Lean Rump Steak with Alioli and Pita Bread..

Non sono esterofila, chi mi segue sa quanto sia italiana e quanto mi piaccia l'italiano, ma certi titoli, vi prego, concedetemeli in lingua straniera, non fosse altro per il loco dove mi trovo e per la poca musicalità che avrebbe in italiano ossia: "Bistecca Magra di Colarda o Girell0 con Alioli e Pane Pita"!
Il Barbecue in Inghilterra ha un'importanza tale quasi quanto l'ora del tè. Si tratta di un vero e proprio rito che lo si faccia nel giardino di casa o in trasferta in campagna. Diciamo che l'abitudine del picnic con "la fornacella alla napoletana" non è molto in uso, i picnic sono per lo piu' composti da sandwiches, frutta e dolcetti, ma, sulla griglia non si discute, essa è cosa molto seria e fonte di numerose dissertazioni alle quali ho assistito ed assisto tutt'ora.
Si aspettano i primi caldi per uscire fuori in giardino e iniziare il rituale del BBQ o Barbie, se preferite, del week end dove si invitano amici e parenti e dove chili di carne vengono grigliati, accompagnati da insalate, coleslaw e patate al cartoccio con cheddar.
Di solito si unge la carne con una salsa chiamata BBQ sauce a base di ketchup e altre spezie che danno un colore rosso scuro. Questa volta mi sono intrufolata e con entusiasmo ho proposto una marinatura mediterranea, una salsa spagnola a base di aglio (la versione originale non prevede l'uovo) e un pane greco in accompagnamento. Piu' mediterraneo di cosi'..ditemi voi..e che furbetta sta Sciopina!
Con questa ricetta partecipo al contest Fuoco alle griglie organizzato da Genny del blog Al Cibo Commestibile.



INGREDIENTI:
Bistecca di Girello

Timo

Aceto

Olio

Semi di Finocchio

Peperoncino

Prezzemolo


X LA SALSA

Aglio

Uovo
Olio Evo

Sale

X GUARNIRE

Lattuga

Pomodoro

Pita


Marinate la carne con olio, aceto, semi di finocchio, sale, aceto, prezzemolo e timo e riponetela in frigo. Preparate l'alioli pestando in un mortaio o col minipimer l'aglio e aggiungendo l'uovo, il sale e olio a filo. Lavate la lattuga e i pomodori.
Grgliate la carne , bagnandola di tanto in tanto con la marinatura. Tagliatela in pezzi e con essa farcite una pita riscaldata sulla griglia, aggiungete il pomodoro e la lattuga in pezzi e cospargete con alioli.

domenica 20 giugno 2010

Torta de Aceite..

Alcuni anni fa mentre passeggiavo fra i banchetti di Borough Market mi soffermai in uno stand spagnolo. Non sapevo che fosse Brindisa, il negozio dell'attiguo tapas bar, non ero ancora una foodblogger, non fotografavo, nè tanto meno cucinavo chissà che, ma un pò di curiosità per cibi nuovi ce l'avevo. Lessi su una confezione: torta de aceite e pensai:" ah, questi saranno ottimi per accompagnare qualche insalata." Una volta a casa mi resi conto che erano una sorta di grandi biscotti dolci. Dolci come piacciono a me, cioè poco dolci. Non mi dispiacque affatto non poter accompagnare la mia insalata, avevo trovato una delizia per il caffè mattuttino o per la merenda pomeridiana. Questo biscotto o tortina croccante è leggerissimo e ha meno calorie di una barretta proteica, intorno alle 150 calorie, ma volete mettere il gusto? Gli ingredienti sono semplici: Farina, semi di anice, olio extra vergine d'oliva, zucchero e un pò di liquore all'anice. Cotte in forno e poi avvolte una ad una in carta oleata. Nelle scorse settimane trovandomi al super mercato l'occhio mi cade dinuovo su queste bellissime tortine che finiscono subito nel carrello. Erano loro! Quelle che avevo mangiato tanti anni fa a Londra.
Chiedo subito informazioni e ricetta ai colleghi spagnoli e scopro che è un dolce andaluso vecchio 100 anni creato da una signora di nome Ines Rosales ,venuta in possesso della ricetta originale araba nel 1910. La cara dolce signora, che Dio l'abbia in grazia, se la passava molto male e dovette rimboccarsi le maniche e aguzzare l'ingegno. Prese in prestito il forno pubblico a fine giornata mettendosi ad impastare e a infornare le tortine per poi venderle l'indomani nei vari angoli della città. Le tortas ebbero un successo incredibile e crebbero in popolarità. Cosi' dai cesti portati sottobraccio da Ines i suoi eredi si ritrovano oggi con un impero dolciario!


INGREDIENTI:
1/2 Kg Farina
10gr Lievito di Birra
180gr Zucchero
150gr Olio Evo
2 Cucchiaini di semi d'anice
2 Cucchiai di Liquore all'anice
Buccia di Limone Grattugiata

Mettete la farina su di una spianatoia, versate il lievito sciolto in acqua tiepida. Versate l'olio coi semi d'anice, la buccia di mezzo limone grattugiata, il liquore e qualche cucchiaio di zucchero. Mettete a lievitare per un'oretta. Poi prelevate delle palline dalla pasta e stendetele sottilmente. Ponetele su della carta forno e cospargetele con zucchero. Infornate per 20 minuti a 170 gradi, finchè non saranno belle dorate e croccanti. Fatele raffreddare e servitele con caffè, tè o con la bevanda che piu' vi piace.

martedì 15 giugno 2010

Pella de Gofio con Miel de Palma..

Uno dei prodotti tipici delle Canarie, anzi il prodotto tipico per eccellenza è il Gofio. Si tratta di una farina di cereali tostata, già in uso in epoca preispanica dalle tribù dei guanchos. L'eredita gastronomica di questo popolo si è protratta fino ai nostri giorni e il gofio è onnipresente a tavola. Viene aggiunto perfino al caffellatte ed io ovviamente son andata subito a comprarlo per testarlo. Piace anche a me nel caffè al mattino. Un cucchiaino.. e un piacevole aroma di tostato al palato. Si trova nella versione mais, quella che ho acquistato io, grano, oppure cereali misti. Con questa farina si fa la cosidetta pella amasada, una specie di pane dolce o salato che si taglia a fette e viene servito con la portata principale. Viene utilizzato anche come addensante nei brodi di pesce o carne e in versione dessert per budini e mousse. Ha rappresentato per secoli la base dell'alimentazione dei Canari, dal momento che è un cibo molto energetico e sano e ricco di vitamine.
La mia ricetta è la pella in versione dolce, zuccherata da miele di Palma dell'isola di Herreno.
Potete usare anche del normale miele o semplicemente zucchero se vi capitasse di prepararla. Per renderla ancora piu' appetitosa aggiungete a tutti gli ingredienti qualche banana schiacciata ben matura.




INGREDIENTI:

1/2 Kg Gofio
1/2 Vasetto Miele di Palma
1 Bicchiere Acqua
Olio Evo





Versate la farina in una scodella, aggiungete il miele e qualche cucchiaio d'olio e cominciate ad amalgamare pian piano con l'acqua a filo. Dovrete ottenere un composto solido da modellare su di un ripiano a forma di panetto. Successivamente disponete il panetto in un piatto e tagliatelo a fette. Se optate per una versione salata, omettete lo zucchero o il miele e abbondate con l'olio. Potete usarlo al posto del pane.

venerdì 11 giugno 2010

Mojo Rojo

La versione rossa del mojo che come quello verde accompagna le onnipresenti papas arrugadas, la carne e il pesce. Questa salsa puo' diventare molto piccante se scegliete peperoncini forti, altrimenti puo' essere dolciastra e piccare lievemente. In Italia è difficile reperire il pimiento secco o il chili fresco. Potete ovviare utilizzando del peperone corno rosso e aggiungere del peperoncino piccante nostrano in base ai vostri gusti.


INGREDIENTI:
Pimentos Secchi
Pimenton o Paprika dolce
Aglio
Mandorle pelate
Aceto
Olio Evo
Cumino
Sale

Lavate i pimentos e fateli rinvenire in acqua bollente per un minuto. Asiugateli e metteli in una ciotola, unite l'aglio a spicchi, 5, 6 mandorle, il pimenton, una spruzzata d'aceto, sale e frullate col minipimer aggiungedo olio a filo. Quando l'olio sarà ben emulsionato e il composto abbastanza denso aggiungete i semi di cumino. Regolate ancora di sale e servite ben freddo insieme allla portata principale.

giovedì 10 giugno 2010

Mojo Verde Aguacate - Cilantro..

In poco piu' di due settimane a Gran Canaria ho già stretto numerose amicizie. La sera dopo il lavoro si va tutti insieme a cena a provare le specialità canarie e spagnole e si parla di cucina e ricette, oltre che, ovviamente, di lavoro..sigh!. La cucina canaria è molto semplice e pochi i piatti veramente rappresentativi di questa terra come ad esempio le "papas arrugadas" patate rugose che vengono prima bollite poi scolate e rimesse in padella con un panno umido, il mojo verde e rosso, il gofio in versione dolce e salata, qualche stufato e poi il resto è carne o pesce alla griglia. I prodotti locali sono buonissimi, ottime le papaya, le banane quelle piccoline e verdi (dolcissime), gli avocado, gli ananas, i formaggi di capra spettacolari, il rum al miele, la farina di mais tostata (gofio), le patate e la carne paragonabile solo a quella sudamericana. Anche se siamo su di un'isola la carne è forse il piatto forte. C'è una churrasqueria ad ogni angolo della città. La qualità dei ristoranti è veramente alta, soprattutto per una città turistica. Se penso a molte località italiane dove ai poveri turisti rifilano certe sole..mhhhh meglio cambiare discorso.
Dunque vi parlo quest'oggi di questa buonissima salsa che accompagna le onnipresenti papas arrugadas, ma che a mio avviso va bene anche su un pezzo di pane tostato. Si tratta di una salsa a base di avocado e coriandolo, i quali possono esssere sostituiti da peperoni verdi e prezzemolo. Di solito infatti viene sempre specificato se con cilantro o perejil. Ognuno ha la ricetta di famiglia e la fa in modo diverso. Riccardo appassionato di cucina mi ha passato la ricetta di sua suocera, canaria purosangue, ed io mi son messa subito all'opera per riprodurre. Potete omettere l'uovo che serve a dare una consistenza piu' densa e a formare un effetto maionese se volete e lasciare solo i restanti ingredienti. Niente, niente male, ora la passo a voi e ditemi un pò cosa ne pensate!


INGREDIENTI:
Avocado
1 Uovo
Limone
Oilo di Semi
Coriandolo
Aceto
Cumino
Sale

Sbucciate l'avocado e riducetelo in pezzettini. Versatelo in una ciotola e aggiungete una spruzzatina di aceto e limone, il coriandolo spezzettato, il sale e l'uovo. Cominciate a frullare col minipimer versando olio a filo. Continuate fino a che non avrete raggiunto la consistenza desiderata. Aggiungete un pò si semi di cumino e versate in una ciotola. Regolate di sale se necessita.

giovedì 4 ottobre 2007

Piperade..non la solita frittata


Avevo voglia d'una frittata..ma non la solita, cosi' mi e' venuta in mente questa ricetta basca che prevede il Jamon Serrano anzicche' il Chorizo..ma credo vada bene lo stesso, anzi, mi piace molto di più. Una delizia quale il prosciutto crudo, italiano o iberico che sia, penso vada assaporato..nature..

Ingredienti:
6 uova
2 peperoni
500gr pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
1manciata di mollica di pane
latte
4 fette di jamon serrano o chorizo

olio evo
sale&pepe




Tagliate i peperoni a listarelle.Scaldate un pò d'olio e fate cuocere,a tegame scoperto e a fuoco medio-basso,per 15m circa.
Aggiungete i pomodori tritati e laglio, salate e cuocete per 30m a
fuoco dolce.
Lasciate raffreddare e eliminate l'aglio qualora non vi piaccia.
Mettete a bagno la mollica di pane e un pò di latte. Mescolate le uova alla peperonata e unitevi la mollica strizzata e tritata fine.
Ungete una padella di ferro o antiaderente e versatevi il composto. Smuovete sforacchiando qua e là e fatelo cuocere su un lato.
Fate scivolare la frittata su un coperchio o un piatto largo per girarla e cuocetela dall'altra parte.
Intanto fate abbrustolire in un tegame il Chorizo. tagliat
e la frittata in 4 fette e adagiatevi su le fette di chorizo. Decorate con qualche foglia di basilico.