domenica 21 gennaio 2007

Cibusculum..Ciavuscolo..Ciauscolo...

E' il piu' tipico fra i salumi marchigiani, soprattutto dell'area Maceratese.
Il suo nome, pare derivi dal latino Cibusculum, ossia piccolo cibo, ma io, viste le origini marchigiane dell'Amato, e ormai esperta degli usi e costumi di tale "Popolo", opterei per l'altra fonte che e' quella mutuata dal dialetto maceratese: "lu ciauscolo", che indica il budello gentile del maiale, col quale viene insaccato il ciauscolo.
La sua caratteristica e' la spalmabilita', resa tale, dalla quantita' di grasso contenuto, circa il 40%. Il resto dell'impasto, proviene dalle carni di spalla, coscia e pancetta di maiale adulto.
Le carni e il grasso vengono macinate per tre volte, finemente, fino ad ottenere un impasto cremoso. A questo punto si aggiungono le spezie, sale,vino e aglio pestato e si insacca nel budello gentile.
La fase di stagionatura va da venti giorni a tre mesi, presso cantine fresche ed aerate.
E' ottimo spalmato su bruschette, crackers e piade appena sfornate. Puo' diventare un ottimo aperitivo, accomapagnato da un rosso Lacrima Morro d'Alba, o se vi piace, un bianco Falerio Colli Ascolani.

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