domenica 27 giugno 2010

Tabouleh..

Il Tabouleh è un'insalata di origine mediorientale a base di grano spezzato, verdure e spezie.
Trovo che sia un ottimo piatto soprattutto in estate. Va mangiata fredda, accompagnata da pane pita. Altra tradizione è quella di adagiarla in foglie di vite che fungono da scodelle e la rendono anche molto coreografica. Io ho usato invece dei bicchieri in ceramica monoporzione, idea ottima per pranzi e party all'impiedi.


INGREDIENTI:
Bulghur
Menta
Prezzemolo
Coriandolo
Olio Evo
Limone
Pomodoro
Sale & Pepe

Mettete il bulghur in una ciotola coperto da acqua fredda per mezz'ora. Nel frattempo tagliuzzate il prezzemolo, il coriandolo e la menta. Tritate la cipolla e affettate i pomodori privandoli dei semi e riducendoli in piccoli quadretti. Unite tutte le verdure al bulghur ben scolato. Condite con olio, limone, sale e pepe e riponete in luogo fresco o in frigo.

sabato 26 giugno 2010

Carpaccio di Podolica con Rucola e Scaglie di Pecorino in Foglia di Fico..




Questa ricetta presenta un grado di difficoltà pari a zero. L'unica cosa necessaria alla buona riuscita, anzi, le uniche cose buone sono i prodotti coi quali viene preparato il piatto.
Carne di razza podolica lucana, rucola dell'orto di casa e pecorino invecchiato in foglie di fico. Il tutto cosparso da olio umbro e aceto balsamico di Modena. Assemblate gli ingredienti, impiattate e portate in tavola. In abbinamento un Bardolino Doc.

venerdì 25 giugno 2010

Paella Nera Mari e Monti..

Innanzitutto mi scuso per la cattiva qualità dell'immagine, mi scuso anche per l'appellativo di paella che ha poco a che fare con l'ortodossa paella spagnola a base o di carne o di pesce..la mia è un mix, col riso nero poi.. e vi avverto anche del mio errore fatale che ha creato una massa nera priva di colore a fine cottura. Non avevo pensato che il nero del riso avrebbe tinto tutti gli ingredienti. Mi divertiva l'effetto cromatico che vedete in foto prima che terminassi la cottura del riso col brodo. Se volete riproporre questa ricetta il cui sapore era eccellente, dovrete cuocere il riso e gli altri ingredienti a parte e unirli solo alla fine prima di servire.

INGREDIENTI:
Riso Venere
Piselli
Peperoni Rossi
Mazzancolle
Chorizo
Petto di Pollo
Cipolla
Brodo Vegetale
Prezzemolo
Olio Evo
Sale & Pepe

In una padella bassa, o in un wok con abbondante olio fate rosolare la cipolla, aggiungendo i peperoni e il pollo tagliati a cubetti, il chorizo a fettine. Unite poi le mazzancolle e infine i piselli. A questo punto dovreste unire il riso per tostarlo, ma come vi ho spiegato, a meno che non vogliate un piatto tutto nerro, dovete cuocere il riso a parte. O preparate un normale risotto con brodo vegetale da mantecare poi con gli altri ingredieti, oppure lo bollite semplicemente se non volete aumentare le calorie. Scegliete il vostro modo i cottura. Versate il riso nella padella con glia ltri ingredienti e mescolate il tutto. Impiattate e servite con un Cirò rosato di Calabria

martedì 22 giugno 2010

Mogan..

Mogan, chiamata la Venezia di Gran Canaria, è un borgo marinaro molto pittoresco che si trova nel sud dell'isola. Poco lontano c'è la turistica Maspalomas con le spiagge, le dune desertiche, i campi da golf e gli orrori dell'edilizia. Se amate i villaggi e il tutto organizzato ve la consiglio, per chi come me rifugge il caos, le discoteche e la folla, assolutamente no!
Mogan conserva, invece, ancora l'antico fascino del villaggio di pescatori con le case basse, i canali, e una lussureggiante vegetazione. Nel porticciolo potete mangiare del buon pesce al ristorante La Cofradia con annessa pescheria, il servizio è ottimo e alla fine vi offriranno un bel chupito, ossia il locale rum e miele. Per lo shopping: semi di fiori tropicali, artigianato con pietra locale e maroquinerie.













































































































domenica 20 giugno 2010

Torta de Aceite..

Alcuni anni fa mentre passeggiavo fra i banchetti di Borough Market mi soffermai in uno stand spagnolo. Non sapevo che fosse Brindisa, il negozio dell'attiguo tapas bar, non ero ancora una foodblogger, non fotografavo, nè tanto meno cucinavo chissà che, ma un pò di curiosità per cibi nuovi ce l'avevo. Lessi su una confezione: torta de aceite e pensai:" ah, questi saranno ottimi per accompagnare qualche insalata." Una volta a casa mi resi conto che erano una sorta di grandi biscotti dolci. Dolci come piacciono a me, cioè poco dolci. Non mi dispiacque affatto non poter accompagnare la mia insalata, avevo trovato una delizia per il caffè mattuttino o per la merenda pomeridiana. Questo biscotto o tortina croccante è leggerissimo e ha meno calorie di una barretta proteica, intorno alle 150 calorie, ma volete mettere il gusto? Gli ingredienti sono semplici: Farina, semi di anice, olio extra vergine d'oliva, zucchero e un pò di liquore all'anice. Cotte in forno e poi avvolte una ad una in carta oleata. Nelle scorse settimane trovandomi al super mercato l'occhio mi cade dinuovo su queste bellissime tortine che finiscono subito nel carrello. Erano loro! Quelle che avevo mangiato tanti anni fa a Londra.
Chiedo subito informazioni e ricetta ai colleghi spagnoli e scopro che è un dolce andaluso vecchio 100 anni creato da una signora di nome Ines Rosales ,venuta in possesso della ricetta originale araba nel 1910. La cara dolce signora, che Dio l'abbia in grazia, se la passava molto male e dovette rimboccarsi le maniche e aguzzare l'ingegno. Prese in prestito il forno pubblico a fine giornata mettendosi ad impastare e a infornare le tortine per poi venderle l'indomani nei vari angoli della città. Le tortas ebbero un successo incredibile e crebbero in popolarità. Cosi' dai cesti portati sottobraccio da Ines i suoi eredi si ritrovano oggi con un impero dolciario!


INGREDIENTI:
1/2 Kg Farina
10gr Lievito di Birra
180gr Zucchero
150gr Olio Evo
2 Cucchiaini di semi d'anice
2 Cucchiai di Liquore all'anice
Buccia di Limone Grattugiata

Mettete la farina su di una spianatoia, versate il lievito sciolto in acqua tiepida. Versate l'olio coi semi d'anice, la buccia di mezzo limone grattugiata, il liquore e qualche cucchiaio di zucchero. Mettete a lievitare per un'oretta. Poi prelevate delle palline dalla pasta e stendetele sottilmente. Ponetele su della carta forno e cospargetele con zucchero. Infornate per 20 minuti a 170 gradi, finchè non saranno belle dorate e croccanti. Fatele raffreddare e servitele con caffè, tè o con la bevanda che piu' vi piace.

giovedì 17 giugno 2010

Piccola Guida Turistica di Las Palmas..

L'Isola di Gran Canaria offre una varietà di paesaggi e climi incredibili, per questo viene soprannominata come il "continente in miniatura". A Las Palmas il clima è atlantico, cambia in continuazione. Il cielo è coperto, c'è spesso foschia, vento, ma ad intermittenza con sole e tanto caldo. Il sud dell'isola (Maspalomas, Mogan) offre invece un paesaggio arido, quasi desertico in alcune zone, mentre in altre di un verde lussureggiante e un clima costantemente caldo e torrido.
Come vi raccontavo in qualche post precedente il cibo è ancora genuino, ma non sono molti i piatti tipici, c'è invece molta scelta fra i ristoranti. Dagli indiani, ai persiani, dai giapponesi agli spagnoli ai locali canari. Le Canarie sono un arcipelago dalla dominazione e impronta spagnola ma con influssi africani, arabi e caraibici. Inoltre il turismo incrementa ovviamente questo melting pot. Ma chi si sarebbe aspettato di trovare un ristorante svedese qui? (Casa Suecia).
Las Canteras è la zona piu' movimentata della città con la sua lunghissima e dorata spiaggia. Si pratica il surf, si corre, si fa tanto sport di gruppo, ma quello che mi entusiasma è che non c'è folla, rumore o fastidio di alcun genere. In questa zona o poco piu' lontano si trovano alcuni dei migliori ristoranti della città come: el Novillo Precoz, El Churrasco, El Rincon de Nicolas, La Marinera, La Barca de St. Andres e ve li consiglio vivamente soprattutto el Rincon de Nicolas per la cucina extremena e il Jamon serrano.. mai mangiato cosi' buono in tutta la mia vita! Poco lontano ho scoperto per caso un negozietto - caffè in stile indomarocchino dal nome Teteria de las Especias. Qui trovate tè di tutti i tipi, dolcetti, succhi di frutta freschi e tazze e bicchieri etnici.
Il centro diviso in due zone Vegueta e Triana vi offre lo shopping e la cultura con: la Cattedrale di Santa Ana, El Gabinete Leterario, Il Museo Colon, Il Museo e Teatro Perez Galdos e tutta una serie di caffè e ristoranti. Vi segnalo Casa Jorge, Casa Montesdeoca di un romanticismo unico col suo cortile all'interno di una antica casa dai balconi in legno stile canario, La dolce vita ristorante toscano con prodotti abbastanza buoni, ma esageratamente caro e con cucina sufficiente, L'Herreno con cucina tipica canaria. Nella zona del porto trovate un grande centro commerciale con cinema multisala 3D El Muelle e difronte il Museo Elder della scienza e tecnologia con una interessante struttura architettonica. Nella direzione opposta un altro centro commerciale: Las Arenas che si trova di fronte all'Auditorium Alfredo Kraus il celebre tenore canario. Anche quest'ultima costruzione è di notevole pregio. Costruita con pietre dell'isola e con un palcoscenico aperto che mostra l'oceano dalla grande finestra che è stata ricavata. Ascoltare grande musica con uno scenario cosi' non succede tutti i giorni. Inoltre se pensate che su di una piccola isola, se comparata col continente, trovate ben 3 teatri, funzionanti e con delle stagioni dove sono presenti i piu' grandi artisti del mondo, mi fa pensare che la vera Atlantide sommersa sia l'Italia e non questo arcipelago.