Questo blog prende il nome dal famoso romanzo russo di Michail Culkov.Una satira del mondo libertino settecentesco.Allorche' mi e' balenata l'idea d'un blog che potesse raccogliere le mie ricette,i viaggi,i ricordi, ha fatto capolino questo grazioso titolo.
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lunedì 12 gennaio 2009
Pizzoccheri della Valtellina..
Facendo un giro sul Blog Gourmet di Gianluca Biscalchin sulla rivista online Elle, mi son imbattuta nel dibattito dei cavoli & co. A chi piace, a chi no, chi addirittura li detesta. A me piacciono molto e si prestano per numerosissime ricette. Come non si possono amare i pizzoccheri e cosa sarebbero essi senza le verze?
Vi propongo un classico della cucina rustica italiana.
INGREDIENTI:
Pizzoccheri Freschi
Patate
Verze
Burro
Salvia
Aglio
Asiago o Bitto o Valtellina Casera
Parmigiano Reggiano
Sale & Pepe
Pelate le patate e pulite le verze. Tagliate le patate a dadini e le verze a striscioline e fatele bollire in acqua salata. Quando saranno quasi cotte unite i pizzoccheri e fateli cuocere per cinque minuti circa o come riportato sulla confezione. Nel frattempo fate sciogliere il burro in un padellino con aglio e salvia. Scolate le verdure e i pizzoccheri e conditeli col burro fuso e uma manciata di parmigiano. versateli in un tegamino di creta e cospargete con l'Asiago a fettine sottili, o con altro formaggio di vostro gradimento. Fate gratinare in forno caldo per qualche minuto.
Buonissimi, cara Sciopina, ma com'è che c'ho ancora fame eppure ho mangiato anche una tripla porzione di profiteroles a pranzo!!!Lo so che non si fa soprattutto dopo le feste, ma me li hanno offerti per un festeggiamento, che mica potevo rifiutare???? Bacio
RispondiEliminaIl cavolo è una delle verdure che amo di più, quindi questa ricettina, per me....è un must! bacioni :-)
RispondiEliminaio? evviva le verze!
RispondiEliminaLi ho sempre mangiati con la bieta ed ora tu mi introduci a questa meraviglia di verza...non si finisce mai di imparare.
RispondiEliminaciao sciopi
a.o.
I pizzoccheri sono un piatto che amiamo tanto, non li abbiamo mai cucinati, ma ogni volta che ci troviamo nella provincia di Sondrio, a Bormio o a Lecco, non ce li facciamo mancare. I tuoi sono meravigliosi e col pensiero stiamo già affondando la forchetta!
RispondiEliminaUn abbraccio da Sabrina&Luca
li adoro buona giornata
RispondiEliminaIeri avevo già scritto un commento lunghissimo che si sarà perso nell'etere,allora lo riscrivo,(la gatta per la fretta fece i figli ciechi)anche se ho poco tempo ero passata da te più volte ma chissà perchè non avevo visto il post del "marennà" io non ci sono mai stata forse perchè è un po caro per le mie tasche anche se sta nella mia lunga lista, i vini sono tra i miei preferiti e mi piace anche il passito "privilegio" e il suo bellissimo colore,mi spiace che non ti è piaciuto proprio nulla!
RispondiEliminaa me invece sono piaciute la carrellata di ricette che stai postando dalla scarola,gli struffoli,gli gnocchi e per ultimo questi pizziccheri che mi fanno impazzire io faccio la tua stessa ricetta però i pizzoccheri li faccio io con una parte di farina bianca e tre di farina di grano saraceno.Ora non mi resta che andare nell'orto e fare una bella verza.Vedo che anche tu per le feste hai fatto una ricettina con i ceci che buoni questa ricettina me la copio subito:D Io comunque ti aspetto sempre per andare al "megaron".
Bacioni cocozza
paola io l'altro ieri invece ne ho mangiata una porzione...mannaggia...
RispondiElimina@Romy che si perdonogli altri..dillo pure tu..
@Artemisia..lo sapevo..
@Aiuola questo è il classico valtellinese!Un Must!
@Luca e sabry..sono velocissimi da preparare soprattutto se acquistate i pizzoccheri già pronti..certo nn è uguale..ma..
@ciao marcella grazie e buona gioranta anche a te..
@Cocozza,guarda non ti sei persa proprio niente e quando dico niente è niente. Con quei soldi puoi andare da zia pasqualina tre volte e li' si che si mangia da DIO! Basta, io dico basta a questi impiattamenti ridicoli..nn è cibo è gioco, un pò farsi prendere per i fondelli...i costi elevati nn sono per le materie prime ma per tutta la gente che lavora li' e per il tenore cosi' elevato che bisogna sostenere.Quanto al megaron, cara cocozza, purtroppo, riesco a stare sempre meno a casa dai miei. Sono sempre cosi' impegnata, un fuggi fuggi continuo..ma spero che riusciremo a trovare un momento per andarci..prima o poi..
un bacione a tutti voi..
paola io l'altro ieri invece ne ho mangiata una porzione...mannaggia...
RispondiElimina@Romy che si perdonogli altri..dillo pure tu..
@Artemisia..lo sapevo..
@Aiuola questo è il classico valtellinese!Un Must!
@Luca e sabry..sono velocissimi da preparare soprattutto se acquistate i pizzoccheri già pronti..certo nn è uguale..ma..
@ciao marcella grazie e buona gioranta anche a te..
@Cocozza,guarda non ti sei persa proprio niente e quando dico niente è niente. Con quei soldi puoi andare da zia pasqualina tre volte e li' si che si mangia da DIO! Basta, io dico basta a questi impiattamenti ridicoli..nn è cibo è gioco, un pò farsi prendere per i fondelli...i costi elevati nn sono per le materie prime ma per tutta la gente che lavora li' e per il tenore cosi' elevato che bisogna sostenere.Quanto al megaron, cara cocozza, purtroppo, riesco a stare sempre meno a casa dai miei. Sono sempre cosi' impegnata, un fuggi fuggi continuo..ma spero che riusciremo a trovare un momento per andarci..prima o poi..
un bacione a tutti voi..
ciao...sono una ragazza valtellinese e ti devo fare una precisazione...l'asiago in valtellina nn si usa!!!!
RispondiEliminavedo però con piacere che hai nominato il Bitto e a questo proposito ricordo che quello vero è quello PRESIDIO SLOW FOOD e non quello DOP...
grazie
Michela
Grazie Michela per le tue precisazioni. Purtroppo il bitto è difficile da reperire, mentre l'asiago è un formaggio molto comune nelle gastronomie e supermercati. Se lo trovassi piu' spesso ovviamente userei solo bitto che tra l'altro adoro e che sapevo fosse entrato nella lista del presidio slowfood.
RispondiEliminaA presto