Non avevo mai mangiato le morchelle. Onestamente devo ammettere che preferisco altri tipi di funghi, questi hanno un sapore troppo pregnante, forse perchè secchi, per i miei gusti. Consiglio, quindi, di usarne pochi e lasciarli in ammollo un bel pò.
INGREDIENTI:
Riso Vialone
Tacchino
Olio Evo
Vino Bianco
Burro
Brodo Vegetale
Morchelle Secche
Parmigiano
Prezzemolo
Cipolla
Tagliate la cipolla a fettine sottili e il tacchino a cubetti e fateli rosolare in una casseruola insieme alle morchelle precedentemente messe a bagno in acqua tiepida e ben strizzate. Unite il riso e fatelo tostare. Sfumate col vino, aggiungete poi pian piano il brodo fino a cottura ultimata. Spegnete la fiamma amalgamate con una noce di burro, parmigiano, prezzemolo tritato e pepe. Servite e decorate con le morchelle.
E' la prima volta che li vedo!!!
RispondiEliminaNon sapevo nemmeno esistessero!!!
Molto bello il tuo riso.
ciao sciopina, a dirti la verità non li ho mai mangiati neppure io.... me li cosigli?
RispondiEliminaciao sciopina, a dirti la verità non li ho mai mangiati neppure io.... me li cosigli?
RispondiEliminaMolto interessante questa ricetta, complimenti. Non conosco questo tipo di funghi, vedo se è possibile reperirli dalle mie parti, cosi' provo la tua ricetta.
RispondiEliminaBuon fine settimana Daniela.
Solema grazie. Li ho trovati qui a Zurich e son finiti subito nel carrello della spesa.
RispondiElimina@Babs, al momento nn posso risponderti. Devo testarli ancora una volta. Dopo il secondo esperimento potrò darti un'opinione giusta e proba!
@Daniela non so dove vivi. IN Italia non li avevo mai visti, percio' se dovessi trovarli ritieniti molot fortunata.
pur non amando i funghi è davvero un piatto molto bello!
RispondiEliminaMa questo è il piatto preferito da Mork:
RispondiEliminaMi chiamo Mork
Su un uovo vengo da Ork
Impara un po’ ora il saluto ti do
Na-no na-no la tua mano
Na-no na-no apri piano
Na-no na-no batti il palmo
Na-no na-no ora il fianco
Sorridi tu
se dormo a testa all’ingiù
Se prendo il the non proprio come fai te
Na-no na-no
Ora che mi sei amico
non stupirti se ti dico
che io parlo con le piante, millepiedi e l’elefante
Perché vengo da lontano
Ma qui da voi
mi trovo bene che vuoi
Io non lo so
se ci ritorno su Ork
RIT: …
Na-no na-no
Ora che mi sei amico
non stupirti se ti dico
che io parlo con le piante,millepiedi e l’elefante
Perché vengo da lontano.
Mi chiamo Mork
su un uovo vengo da Ork
Impara un po’ ora il saluto ti do.
Ciao Sciopina :-)))
(^_^) ciao Sciopina,grazie a te adesso conosco le morchelle (-_^) non so il sapore ma l'aspetto di questo piatto è magnifico (^_^) un abbraccio baci baci e buon weekend
RispondiEliminaMorchelle...mmmmm...spetta che guardo su wikipedia cosa siano...
RispondiEliminaAhhh ecco dei funghi!
Mai assaggiati, dovrò darmi da fare.
un bacio e buona domenica
non ne avevo mai sentito parlare, sul momento pensavo fossero dei minuscoli cavoli ^^
RispondiEliminaUn bacione
fra
Ciao Sciopina,
RispondiEliminapermettimi di regalarti
un fiore:
Il Fior di Cuculo,
a dispetto del nome,
un pò sbarazzino,
simboleggia
la laboriosità e l'ingegnosità, sinonimo di attenta applicazione e sofisticatezza:-))
Buona Domenica
Dimmi Poeta..sei tu cuculo o fior di cuculo?
RispondiEliminaUccel di Bosco son io
RispondiEliminaper tanto ti saluto
Cu-cu....
Sciopina visto che
sei in vena di farti due
risate, tra una ricetta e l'altra,
inviterei Te e le tue amiche
a leggere questa simpatica :-)))
poesia (scherzosa e un pò
piccante... se offende, consiglio
alle più bacchettone di non leggere;-)
Poesia dell'Uccel di bosco
Era d'Agosto ed un povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
andò, per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.
Dalla tendina del confessionale
il parroco intravide l'animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.
Una donna che vide l'uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio:
ciop ciop, cip cip ciop
Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli
e il parroco, seccato, urlò: Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!
I maschi, un po' sorpresi a tal parole,
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
Fermi - disse - mi sono espresso male!
Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!
A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte uscirono pian piano.
Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!
Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzaron tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.
Per tutti i Santi - gridò il prete -
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
Esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!
Ben celata in un angolo appartato,
una ragazza col suo fidanzato,
in una capelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male,
e con il volto di un pallore smorto
disse: Che ti dicevo? Se n'è accorto!
Sciopinaaaaa
nun t'Arrabià daiiii O:-)
non li conoscevo,ma mi hai incuriosito con la tua deliziosa ricette e appena li trovo la rificcio.
RispondiEliminaBaciiiii
oddio, mi hai fatto scoprire una cosa nuova !!! ciao !
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