Questa è una ricetta tradizionale lombarda. Piatto povero e contadino, ma robusto e saporito. Adoro i piatti del passato, i sapori antichi, quelli ai quali non siamo piu' abituati, quelli scomparsi dalle nostre tavole e che a volte possiamo gustare solo in qualche osteria, ma ormai anche queste si contano sulle dita. Sto cercando piano piano di cimentarmi nella preparazione di pietanze perdute e prossimamente ne vedrete delle belle...
INGREDIENTI:
Trippa Bianca (già pulita e precotta)
Alloro
Pomodori Pelati
Pancetta
Vino rosso Corposo
Burro
Cipolla
Sedano
Carota
Parmigiano Reggiano
Fagioli Bianchi di Spagna
Brodo di Carne
Sale & Pepe
Preparate un battuto con carota, sedano cipolla e carota. Tagliate a cubetti la pancetta e versate il tutto in un tegame di coccio con del burro (se preferite, va bene anche l'olio). Fate soffriggere e aggiungete la trippa. Amalgamate il tutto per qualche minuto, poi sfumate con un mezzo bicchiere di vino rosso. A questo punto aggiungete il pomodoro e l'alloro. Salate e continuate la cottura bagnando col brodo di carne. Cuocete a fuoco lento per un paio d'ore. L'ultimo quarto d'ora aggiungete i fagioli già cotti. Pepate e servite con pane tostato e del parmigiano grattugiato.
Piatto ricco da accompagnare con un Piano di Montevergine dei Feudi di San Gregorio
ciao sciopina,
RispondiEliminaio non mangio trippa, ma devo dire che il tuo piattino è decisamente invitante!
non ho mai avuto il coraggio di assaggiare la trippa... si sono mammoletta, ma cavoli se è invitante il tuo piatto :)
RispondiEliminaA quanto pare non son la sola a non gradire la trippa :-( però la ricetta la passo sicuramente ai miei che invece ne vanno matti :-D Un bacione.
RispondiEliminaNon ti fai mancare proprio niente!anche a me la trippa piace tanto ma al posto dei fagioli di spagna li sostituisco con i buonissimi fagioli del mio paese.
RispondiEliminaSe stai ancora nel paese dove sono nata se ti posso dare un suggerimento e se come me d'estate le zanzare ti pizzicano c'è una crema buonissima che vendono solo lì ed è ottima e naturale non so se già la conosci EUCETA ALL'ARNICA fanne una scorta io ogni volta che vado la faccio .
bacioni cocozza
eh eh hai ragione, la mia metà la mangia all'osteria o quella che fa il macellaio dove faccio la spesa...ma la sottoscritta non si è neanche mai interessata come fosse la ricetta, che leggendo qui però ispira non poco.... brava sciopinella...aspetto le prossime ricettuzze dimenticate o per me, anche facilmente sconosciute ;-))
RispondiEliminaP.S. se ti può consolare, nello scorso we avevo una bella tracheite che mi aveva donato una voce così sensuale da far invidia al povero Ferruccio Amendola.....spero tu stia meglio, riguardati, bacione!
che bellezza.
RispondiEliminacaspita la buseca..era una specialità di mia mamma che per un periodo in gioventù aveva lavorato in una trattoria in Lombardia, Lei la preparava con tante verdure..
RispondiEliminacomunque la cucinava anche in altri modi buonissima, e noi tre figli l'abbiamo sempre mangiata
e la mia bambina la mangia da quando le è stato possibile...
Babs, dovresti provarla una volta. Ti assicuro che è deliziosa!
RispondiElimina@Tibia e che ti perdi senon ti viene il coraggio..
@Essenza di Cannella, visti i pochoi commenti credo che la trippa piaccia veramente a pochi..peccato è troppo buona!
@Cocozza conosco l?arnica ma non questa crema. D'estate eh si che "mozzicano" quelle disgraziate. Grazie per la soffiata!
@Astro, no, no, no, tu la trippa me la devi assaggiare, ma come hai mangiato in Cina e ti spaventi per un pò di trippetta??? Su su, sii coraggiosa!
@Artemisia, tu si che sei una vera gourmet!
@Margherita. Si la trippa si presta a parecchie versioni, ne pubblicherò una nuova tra breve.A me da piccola già mi piaceva da matti la trippa!