Ogni tanto un dolcetto ci vuole. Questa torta mi aveva sempre incuriosito, anche perche', essendo brevettata, avere la ricetta e' praticamente impossibile. Viene prodotta dalla pasticceria Gollini a Vignola vicino Modena. La torta e' intitolata ad un illustre vignolese, l'architetto rinascimentale Jacopo Barozzi detto il "Vignolese", creata per la prima volta nel 1907 da Eugenio Gollini in occasione dei festeggiamenti per i 400 anni dalla nascita di Barozzi.
I prodotti usati sono di altissima qualita' niente conservanti e tanto sapore. Dopo estenuanti ricerche sono stata illuminata da Gennarino. Ho seguito la ricetta passo per passo e alla fine mi e' piaciuta, certo, non si puo' paragonare all'originale, ma se non hai tempo per andare a Vignola, o abiti dall'altra parte del globo, puo' essere una buona soluzione.
INGREDIENTI:
200 gr di zucchero
40 gr di mandorle (di cui 15 gr amare)
1 20 gr di burro
50 gr cacao amaro
20 gr di caffe' in polvere
350 gr di cioccolato fondente
3 Uova
burro e farina, per lo stampo
Ridurre le mandorle in farina, dopo averle pelate e appena appena tostate al forno. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciarlo intiepidire.
Lavorare il burro - tenuto a temperatura ambiente - con una frusta assieme allo zucchero finche' diventa schiumoso e aggiungere il cioccolato tiepido.
Lavorare ancora e aggiungere le uova, il cacao, il caffè in polvere (preso cosi' com'e' dal sacchetto!) e la farina di mandorle. Foderare di carta di alluminio uno stampo rettangolare a bordi bassi e imburrarla, versarvi l'impasto e infornare a 175° per 30-40 mminuti circa.
La vera difficoltà e' proprio questa: la cottura. Come al solito, quindi, il tempo e i gradi sono puramente indicativi.
L'aspetto finale della superficie, comunque - come, sicuramente meglio di me, vi direbbe un modenese - è quello di un velo appoggiato con "leggeresssa" su un'anima morbida e piu' scura. Per questo la cottura bassa e prolungata: l'interno deve essere tenero e "asssiutto" (ma non troppo) allo stesso tempo. Per "beccarla" valgono, ovviamente, gli accorgimenti soliti - "ssstecchino", "ssspaghetto"... - che pero' non bastano. In questo, piu' che in altri casi, è necessaria infatti una profonda confidenza col proprio forno!
Una volta cotta, va sfornata, lasciata intiepidire e foderata interamente con della carta di alluminio fino al momento dell'utilizzo.
Si serve tagliata a quadrettini piccoli... anzi, no... a "pesssettini"!
http://www.gennarino.org/barozzi.htm per andare direttamente alla fonte.
Che la torta sia buonissima non ci sono dubbi, ma grazie in particolare per la ricerca che ci hai messo e per la dedizione che deve aver richiesto. BRAVA!
RispondiEliminaSi in effetti non sono molto brava coi dolci e cosi' ho dovuto prestare molta attenzione soprattutto alla cottura..
RispondiEliminaGrazie un abbraccio
Mamma mia cosa darei per averne una fettina (ona) adesso!!! La metto nelle ricette da provare dev'essere da svenimento. Speriamo che il mio forno mi assista!!!
RispondiEliminabacioni
anche io la faccio, ma nella versione superfast della proprietaria del B&B la meridiana di Genova.
RispondiEliminaE' anche molto buona, ma questa versione la proverò certamente, ma senza mandorle amare perchè sono difficili da trovare.
Adesso ho capito!
RispondiEliminaTu cucini in aereo di la verità!!!
Questa farebbe impazzire lo sregone ;-)
Torta interessante da fare ... anche se super calorica.
RispondiEliminaQuasi quasi la provo domenica, ma non avendola mai vista e' difficile avere un idea dell'aspetto finale.
Che programma hai usato per il forno? Lo chiedo per avere un idea di come cambiare la cottura (il mio forno non permette di eliminare la ventilazione).
Posso un pessetto??? Piccolo piccolo. Appena io e il mio forno (e la mia bilancia) andremo davvero d'accordo la faccio. Buon WE, Alex
RispondiEliminaChe torta!!! Le foto sono stupende!
RispondiEliminaMa che buona,una volta mi sembra di aver visto un film americano dove una coppia di chef partecipava a un concorso internazionale con questa straordinaria torta barozzi,bah!
RispondiEliminasono cosi buone quando sono morbide e cioccolatose la devo provare al più presto questa ricetta, anche se so che queste torte al cioccolato basta un nulla e si scuriscono cambiando sapore allora bisogna stare molto attenti nella cottura che non deve essere ne bassa ne alta.
sai Sciopì ieri sono andata a Pietrelcina ho passato proprio una bella giornata ne valeva davvero la pena io a neanche un'ora non avevo pensato ancora di andarci ma dopo la tua visita lì mi sono incuriosita e sono andata.
ciao cocozza
OPS!ero sicura che eri stata a Pietrelcina invece eri stata a S.Giovanni Rotondo,comunque visitare Pietrelcina nel luogo dove è nato S.Pio è emozionante e il paesello anche.
RispondiEliminabuon we cocozza
Ciao Adre, buona si..se la fai fammi sapere cosa ne pensi eh!
RispondiElimina@Ciao Comida non so come sia la versione fast..fammi sapere cosi' magari ci provo anch'io!
@Ciao Lory, magari potessi cucinare in aereo, mi salverei la salute! Pero' devo dirti che ultimamente in business sui viaggi intercontinentali sto mangiando bene.Ho mangiato degli gnocchi alla romana con radicchio buonissimi...
@Ciao Traveller,il mio forno ha la funzione ventilata e non. Di solito quando preparo i dolci non la uso. Comunque dovrebbe andar bene lo stesso, magari la fai cuocere qualche minuto in piu'..Per avere un'idea dell'aspetto vai sul link della pasticceria gollini c'e' una foto della barozzi..original
@Ciao Ale ma dai un pessettino non fa ingrassare! non demonizziamo i dolci e il cioccolato..cum grano salis...
@ciao cocozza, hai ragione la cottura e' fondamentale, basta solo conoscere bene il proprio forno. A pietrelcina ci son stata molte volte. Adoro quel paesello, tutto rocce e scalini. La campagna e' molto bella e poi e' cosi' vicino da raggiungere..Mi fa piacere che ti sia divertita..
Buon fine settimana anche a te
Un abbraccio a tutti.
E' una di quelle che ho in programma di provare (così poi ti dirò come viene usando il forno a gas), intanto mi gusto l'occhio con la tua e cerco di materializzarne il sapore...mmmmm...
RispondiEliminaCiao!
Sono curiosa di sapere come viene a te e anche agli altri. E' una torta cosi' particolare!
RispondiEliminaBuon we Elisabetta
bacioni
io ne ho un paio di versioni, di cui una provata più volte... la rifarò, la provata, così almeno confrontiamo le foto :DD
RispondiEliminaGrazie ... se il tuo non e' ventilato devo ridurre la temperatura o il tempo del 10% ... eheheh! Trucchetto semplice da ricordare (ventilato = cuoce d piu').
RispondiEliminaVedo il sito per l'aspetto.
ciao artemisia, si si sono curiosa..vai di barozzi!
RispondiEliminaCiao traveller ooops ho fatto una gaffe culinaria..ma col forno ventilato,quando faccio l'arrosto per esempio, ci impiega di piu'che senza...boh!Comunque tu saprai come cuocerla ne sono certa..:DD
a presto